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Utilizzo di uva immatura per vini senza solfiti aggiunti e valorizzazione di vinaccioli: esempi concreti di applicazione di economia circolare

Registrazioni del Webinar tenutosi il 14 marzo alle 10.30, presentazione dei risultati del progetto Uva Pretiosa

Utilizzo di uva immatura per vini senza solfiti aggiunti e valorizzazione di vinaccioli: esempi concreti di applicazione di economia circolare

Quali sono le opportunità e i rischi rispetto ai mercati sempre più sensibili ai temi dello sviluppo sostenibile? L’adozione dei principi di un’economia circolare nelle scelte organizzative sarà in grado di garantire il suo ulteriore sviluppo o sarà un ulteriore vincolo?

Giovanna Fia e Silvio Menghini dell’Università degli Studi di Firenze ci hanno parlato in maniera concreta dell'estratto di uva immatura e dell'olio di vinaccioli evidenziando le proprietà chiave ed esponendo elementi tangibili su rese, costi di produzione e adeguamenti organizzativi aziendali legati a queste innovazioni.

Silvio Menghini ha trattato inoltre gli argomenti da un punto di vista economico/applicativo: nel dettaglio esporrà l’opinione dei consumatori e fornito spunti sulla possibile messa sul mercato di vini fatti con estratto di uva immatura in sostituzione dei solfiti e sull'utilizzo di olio di vinaccioli in prodotti di vario tipo.

Infine, la parola è stata data ai responsabili delle aziende nelle quali sono stati condotti gli esperimenti: Federico Cerelli, enologo dell’azienda Castello di Gabbiano ci ha parlato delle opportunità del mercato mondiale per progetti di vini senza solfiti in larga scala, mentre Paolo De Marchi proprietario di Isole e Olena ha condividiso con noi la sua esperienza di valorizzazione dei vinaccioli.

Maggiori informazioni sui relatori:

Giovanna Fia, responsabile scientifico del progetto Uva Pretiosa, Università degli Studi di Firenze

Lavora presso l’Università degli Studi di Firenze come docente del corso “Processi enologici” (presso la Scuola di Agraria) e come ricercatrice nel campo “Alimentazione e salute”, in particolare sulla messa a punto di processi per la valorizzazione di matrici di scarto della filiera vitivinicola.

Silvio Menghini, Università degli Studi di Firenze

Docente di “Marketing vitivinicolo” e “Valutazione degli investimenti e contabilità analitica” in vari corsi di laurea e nella formazione post-laurea presso l’Università degli Studi di Firenze e editor in Chief della Rivista internazionale “WEP - Wine Economics and Policy”

Federico Cerelli, enologo presso Castello di Gabbiano

L'azienda Castello di Gabbiano di 160 ettari di proprietà, di cui circa 100 di Chianti Classico, fa parte del gruppo Treasury Wine Estate (proprietaria di realtà produttive in USA, Nuova Zelanda e Australia, dove ha la sede principale). Altri marchi del gruppo, oltre al Castello di Gabbiano, sono Penfolds, Beringer, Matua, Sterling.

Paolo De Marchi, proprietario dell’azienda Isole e Olena

L’azienda è stata fondata nel 1956 e gestisce 50 ettari con una produzione attorno alle 200.000 bottiglie tra Chianti Classico e vini realizzati con Sangiovese o uve internazionali quali Syrah, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.

 

Pubblicata il: 22/03/2022
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